Disagio Temporale
È complicato, ma bisogna provarci.
Esprimere ciò che si prova.
I volti delle persone,
gli sguardi,
i gesti,
gli atteggiamenti,
le reazioni,
le voci,
i dialoghi,
i discorsi,
le parole,
le esclamazioni,
le domande,
i versi,
i silenzi.
Le strade,
le vie,
gli incroci,
i semafori,
le case,
gli edifici,
i palazzi,
la porte,
le vetrine,
i negozi.
Il tempo, gli orari, gli appuntamenti, le corse sfrenate, la pressione, l'onnipresenza.
I Rumori
il Vociare
le Urla
gli Strilli
la Maleducazione
il Malcostume
il Vizio
le Pretese
la Moda
e
Tutto il resto
Un'intera esistenza, un Tempo che Tempo non è.
Com'è difficile... e se non lo fosse sarebbe ancora più complicato.
Con-vivere o sopravvivere ?
É per caso il Tempo ad essere sbagliato ? Forse no.
Probabilmente il problema sei tu.
Sei tu che devi adeguarti, e se non lo fai
sei
sbagliato.
Ma è veramente colpa tua ? Forse no.
Il pesce si sente fuor d'acqua,
e tu come ti senti ?
Nuoti,
ma non sei timone,
per quanto il mare sia in bonaccia la tempesta c'è,
ed è dentro di te.
Qual è la sensazione ?
Disagio.
Cosa pensi che sia a crearti questo Disagio ?
Vivere
in un Tempo
Sbagliato.
Sentirsi attore incosciente,
due mani che ti spingono di prepotenza da dietro
e ti ritrovi
catapultato
sul palcoscenico di un teatro senza conoscere il copione,
improvvisando di conseguenza e
sperando
in un applauso.
Ma l'applauso non c'è.
Il Malessere
di essere interprete di un
Tempo
che
non
ti
appartiene;
percepisci l'estraneità.
Dentro di te non ti senti gradito, e allora ne faresti a meno.
Un
Disagio
Temporale.
G. R. 18 ottobre 2019
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